Festa della Repubblica
Anche il 25 aprile del 2020 fu una ricorrenza sobria e senza manifestazioni. Non fu voluta, oppure obbligata da un governo dittatoriale, neppure per la morte di un Papa. Fu semplicemente perché eravamo chiusi tutti in casa per la pandemia: Covid!
Quel giorno Roma era deserta come tutte le città, i paesi, i piccoli borghi. Eppure, ci fu un passa parola che propose di cantare la canzone del partigiano “Bella Ciao”. Non ricordo da dove partì la proposta, se da una trasmissione radiofonica oppure da un gruppo sui social. Ricordo che ci demmo un’ora precisa di quel 25 aprile dove cantare tutti insieme e dovunque eravamo.
A me era, ed è sempre piaciuto cantare. La canzone Bella ciao è risuonata spesso nella mia casa. I miei figli ne sapevano tutte le parole e ne conoscevano il significato.
Spiegato, raccontato, come tutto ciò che avevano subito i nostri nonni, i nostri genitori. Raccontavo loro quella memoria storica importante per avere coscienza di cosa potesse essere la Democrazia e cosa potesse essere invece il fascismo. Un’idea di libertà e di comunanza importante per poter convivere con gli altri.
Per questo motivo ero felice di quella iniziativa che ci avrebbe fatto sentire tutti uniti anche senza esserlo materialmente.
All’ora prevista mi recai fuori al balcone della stanza di Fabrizio. Sapevo che lui e i suoi fratelli erano con me. Certa di quell’insegnamento trasmesso durante la loro infanzia. Era una giornata calda e assolata e cantai con tutta la voce che avevo. Il mio canto si sparse per il parco vuoto e silenzioso. La voce attraversò le viuzze e andò oltre, superando i palazzi vuoti e deserti. Cantai anche per loro, gli abitanti del parco, che restarono muti e chiusi nelle loro case. Mi resi conto che ero da sola. Continuai e mi sentii felice.
D’altronde mi sentii un po’ come quei partigiani. I partigiani che lottarono e morirono per tutti gli italiani. Per dare loro la possibilità di vivere liberi senza dittature. E li amai ancora di più, assaporando ancora una volta la mia, e nostra, libertà di vivere in un Paese libero e democratico.
Era il 25 aprile del 2020. Oggi è tutta un’altra storia, purtroppo!!